Armonia sinfonica

di Patrizia Molteni

Anno nuovo, formato nuovo. Un’impaginazione più ariosa, più attuale, che dà più spazio alle immagini e all’immaginazione, concepita dalla nostra grafica, Stefania Chieffi. Giovane, creativa, sempre positiva e paziente, Stefania è riuscita a mettere d’accordo le esigenze e le preferenze (a volte opposte) della direttrice “responsabile”, del direttore artistico “irresponsabile” e di tutta l’équipe di redazione. 

Guardando il risultato ci siamo accorte che era un numero molto in bianco e nero. “Chissà cosa abbiamo voluto dire?”, se ne esce lei. Una ragione contingente – le foto di Cottinelli e quelle di chi ha illustrato gli altri articoli – ma che, forse a nostra insaputa rientra nell’air du temps e del tema di questo numero. 

Negli ultimi numeri ci siamo spesso  interrogati sulla dualità di concetti opposti, apparentemente chiusi ermeticamente nel loro essere così o niente, e perennemente in conflitto: si-vax/no vax, sovranisti/democratici, destra/sinistra, bene/male, bianco/nero … Quando avrete in mano questo numero forse si saprà se in Italia sarà caduto il governo o se i “costruttori” avranno trovato una soluzione per non aggiungere una crisi politica a quella, già abbastanza drammatica, del virus. 

Chi sono i “costruttori”, come li ha definiti Mattarella nel suo discorso di fine anno? Una volta erano i traditori, i “voltagabbana” come li chiama ancora oggi la destra che più destra non si può. Poi sono arrivati i “responsabili” e infine i “costruttori”. Sono quelli che – vista la situazione – mettono da parte le loro opinioni su questo e quel partito e collaborano per trovare una soluzione per il paese, di solito per un limitato periodo di tempo. C’è chi dice che lo facciano per trovare o mantenere una poltrona, che è possibilissimo, ma se in questo processo, si pensa un po’ più all’Italia e ai cittadini (che poi sarebbe il ruolo della Politica nel suo significato più alto), che male c’è? 

Soprattutto, nella dualità esclusiva dilagante dei giorni nostri, ai responsabili corrispondono gli irresponsabili, ai costruttori i distruttori (che richiamano il rottamatore rottamato di Scandicci). 

Il numero che avete in mano è un inno alla teoria eraclitea sull’unità degli opposti: gli opposti non si escludono l’un l’altro ma agiscono simultaneamente creando una “bellissima armonia”, l’uno non può vivere senza l’altro e solo gli “occhi della Ragione” possono trovare questa sintesi armonica che poi è il motore del divenire. Un numero in bianco e nero ma con tutte le sfumature di grigio che l’occhio dei fotografi ha saputo combinare in una bellissima armonia e su cui s’aggirano sospese le bolle di sapone colorate del nostro Giancarlo Covino.

Auguriamo a tutti i nostri lettori un anno armonioso e frizzante!