ALTAN:

di Francesco Forlani e Patrizia Molteni

Non si è mai saputo se fosse leggenda o realtà, la famosa regola, l’ordine del “facite ammuina” adottata dalla Regia Marina Borbonica, e che testualmente diceva (in napoletano):

«All’ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vanno a poppa

e chilli che stanno a poppa vanno a prora:

chilli che stanno a dritta vanno a sinistra

e chilli che stanno a sinistra vanno a dritta:

tutti chilli che stanno abbascio vanno ‘ncoppa

e chilli che stanno ‘ncoppa vanno abbascio

passanno tutti po stesso pertuso:

chi nun tene niente a ffà, s’aremene a ccà e a llà« .

In ogni negozio, attività, progetto che si rispetti vale la stessa regola, ovvero dare l’impressione a chi vi entri o ne fruisca di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo, o almeno in un movimento di persone e cose, con cambi settimanali delle vetrine, la grafica dei cartelli, pulizie di primavera.

Focus-In lo ha sempre fatto, comunicando ai suoi abbonati, attraverso l’impaginazione della nostra maestra di stile Stefania Chieffi, un nuovo menabò, la grafica, la freschezza dell’aria di cambiamento.

Dopo aver dedicato all’arte del fumetto prima, agli itinerari delle città poi, eccoci con un nuovo pensiero della rivista.

A cominciare dal primo piano che non sarà più dedicato a una città ma a un tema di attualità.

Inoltre inauguriamo la rubrica Effeffe Essesse che sostituisce la vecchia Postcard.

I nostri fedeli lettori ci hanno accompagnato in molte città e regioni, dal nord al sud, da quelle più grandi a quelle più periferiche dello stivale fornendo un quadro che ci piacerebbe raccogliere in un libro a venire.

Per quello che sta accadendo da qualche anno, e particolarmente negli ultimi mesi, come redazioneabbiamo deciso di tentare di raccontare una realtà tanto complessa da decifrare.

Il covid, l’attualità geopolitica, la crisi economica, le guerre, ma anche i “mezzi di comunicazione”, le tecnologie, che ormai ci sono imposte senza nemmeno il mode d’emploi come un tempo, quando veniva consegnato insieme alle lavatrici.

Eppure ci si ritrova a dover saper usare cose che non conosciamo fino in fondo, che si tratti di un telefonino o di Intelligenza Artificiale.

Lo vediamo nella vita di tutti i giorni dei cittadini, ormai sempre meno numerosi a stupirsi di cose che rinnegano quello che solo qualche decennio fa erano delle conquiste: dalla democrazia partecipativa alla pace, dal voto alla sua negazione nei fatti, dalla cura del pianeta ad energie che sappiamo nefaste; fino a quelle che si pensavano idee antiche e superate (il ruolo della donna, il crimine d’onore, diventato femminicidio, sempre più presente, i morti sul lavoro, che ricordano gli italiani linciati in Francia o sepolti nelle miniere di carbone).

Anche le associazioni, che all’estero hanno avuto un ruolo fondamentale, sono sempre meno sodali.

In qualche anno solare ci ritroviamo ad anni-luce da quel grande progetto partecipativo e solidale che era il Forum delle Associazioni franco-italiane e Italia in Rete, il “réseau associatif franco-italien”.

Abbiamo deciso che è ora di tornare al futuro, ad un futuro in cui ci siamo e contiamo.

Lo facciamo, come vedete già dalla copertina, mettendoci le facce dei tanti volontari che hanno contribuito a tessere la “stoffa” degli italiani in Francia.

La nostra campagna abbonamenti riparte.

Con mille garibaldini l‘eroe dei due mondi ci fece l’Italia, a noi basterebbe un terzo per fare una rivista che conti qualcosa.

Contiamoci, noi ci contiamo!